Dopo aver lasciato Urano, raggiungo Nettuno dopo altri lunghi 90 minuti di viaggio.

CREDITS:
SCIENCE: NASA, ESA, Amy Simon (NASA-GSFC), Michael H. Wong (UC Berkeley)
IMAGE PROCESSING: Alyssa Pagan (STScI)

Nettuno è stato il primo pianeta a essere scoperto tramite calcoli matematici prima ancora di essere avvistato astronomicamente. Era l’unica risposta possibile all’orbita apparentemente strana di Urano.
Non è molto simile a quest’ultimo pianeta: colore blu dovuto all’ammoniaca presente nell’atmosfera, forti venti (nel 1989 venne individuata dalla sonda Voyager2 una grande macchia, come quella presente su Giove dalla dimensioni di 13.000 x 6.600 km) e pioggia di diamanti.

Possiede 15 lune, la maggiore, Tritone, è l’unica ad avere un moto retrogrado.

Il suo giorno dura, mediamente, 16 ore. Tuttavia, poiché il gigante ghiacciato non è costituito da un unico oggetto solido, le sue diverse parti ruotano a velocità differenti. La zona equatoriale di Nettuno impiega circa 18 ore per compiere un giro, mentre le regioni polari impiegano circa 12 ore per effettuare una rotazione completa. Se mi spostassi da nord a sud passando dall’equatore, verrei trasportato di lato come su un tapis roulant.

L’anno è molto lungo, circa 165 anni terrestri. Per uno come me che ama l’estate, nascere su Nettuno all’inizio dell’autunno vorrebbe dire aspettare 120 anni per vedere l’estate.

Visto che sono un nostalgico, e quando andavo a scuola i pianeti del sistema solare erano 9, farò una tappa veloce anche su Plutone, declassato a pianeta nano, prima di uscire definitivamente dal sistema solare con la mia #unusuality.

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